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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 15 ottobre 2017

Buona domenica



ore  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea

ore 16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"

Grotte di Montevicoli
CHIUSE info: 3271909148



ore 18:00 Palasport 2006
Pallacanestro Serie C Silver
    Ceglie - Vieste






Farmacia di turno
Farmacia Carparelli
Via Cristoforo Colombo, 3/C
Telefono: 0831-388347


U vangele di iosce
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 
 (Mt 22,1-14)
Clicca qui.

Nu dittèrje
Agni pizzik' agnorik'
Ogni pizzico annerisce
Ogni granello di sabbia forma la spiaggia.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì

Foto Gianni Leo

A terra meje


FAVA DI SAN FRANCESCO



Quella che in alcune regioni d'Italia potrebbe sembrare una blasfemia, dalle nostre parti altro non è che un legume. Nota in alcuni comuni col nome di fava di San Francesco in altri - come a Mola, suggerisce il maestro Passalacqua - diventa la fava di Sant'Antonio. I semi che potete ammirare in foto provengono da un contadino di Cisternino, ma questo legume, indipendentemente dal nome attribuitogli, è presente un po’ ovunque in tutta la Puglia. Curioso notare che in alcune province è considerata una varietà di serie B, mentre in altre, come nel Brindisino, è molto apprezzata ed è ritenuta una cultivar che non favorisce lo sviluppo dell'orobanche. Vero o falso? Sarà questa la discriminante che la fa apprezzare là dove le orobanche non sono considerate un alimento e, viceversa, la rende detestabile nei comuni in cui le orobanche sono considerate una prelibatezza? Al momento non possiamo far altro che ipotesi e provare a coltivare questo legume. In cucina, invece, come da prassi, possiamo seguire i consigli del nostro chef dell'orto Valerio Tanzarella.
Angelo Giordano 


Dovrò attendere la primavera per assaggiare le fave fresche di San Francesco. Quindi, prima di allora, non potrò dare un parere. Sul secco, però, qualcosa posso dirla. Le ho testate fritte. Non conosco la dinamica chimica del processo ma questa varietà, una volta fritta, rimane poco intrisa di olio e si presenta croccante e friabile ma mai dura. Insomma, lo snack perfetto da gustare davanti al camino con un buon libro fra le mani non appena arriverà il freddo, quello vero. Anzi, se me lo permettete, oggi vi consiglio "Intelligenza emotiva" di Daniel Goleman. Un testo suggeritomi da Angelo Giordano qualche anno fa e che potrà essere utile in molti aspetti della vita di tutti i giorni.
Valerio Tanzarella