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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 9 aprile 2016

Piccoli giornalisti crescono

NewspaperGame è un progetto ideato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”  per portare il giornale in classe e la scuola in prima pagina. E' un’iniziativa riservata alle scuole elementari (solo le quinte classi), medie inferiori e superiori di Puglia e Basilicata. Rappresenta un’occasione per studenti e docenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori per confrontarsi con il linguaggio giornalistico con la redazione di una pagina che viene pubblicata sul giornale. 
Il Secondo Istituto Comprensivo Statale G. BOSCO-GIOVANNI XXIII-VINCI di Ceglie Messapica partecipa al progetto con gli articoli dei ragazzi della Scuola Primaria, Plesso ‘Giovanni Bosco’, coordinati dalla prof.ssa Olga Sarcinella.
VOTATE, VOTATE. 

SIAMO TUTTI SPECIALI
IC BOSCO-GIOVANNI XXIII-VINCI, CEGLIE MESSAPICA (Brindisi), Puglia , 8 aprile 2016

Sappiamo cosa significa essere diversi ? Questo termine è tanto usato oggi anche da coloro che non sanno bene.  Non sanno e non capiscono quanto sia complicato e difficile essere disabile. E’ difficile passare tra la gente ed essere puntato, additato, o solo semplicemente osservato più del solito magari solo perché si ha difficoltà a salire le scale o a trasportare uno zaino. A primo impatto ci sono gli sguardi impietositi della gente che guarda e commenta. Poi però tocca ai bambini e ai ragazzi che spesso tanto dolci non sono. Alcuni ragazzi hanno dei comportamenti a volte crudeli e non sanno neanche lontanamente cosa significhi la parola “empatia” cioè il mettersi nei panni di una persona con problemi. Come sarebbe? Cosa si proverebbe? A nessuno interessa veramente perché è così difficile mettersi nei panni dell’altro. Invece sarebbe bello pensare ai disabili come persone speciali, magari mitologiche trasformate in esseri speciali grazie a qualche magia o sortilegio; pensare ad una sedia a rotelle come ad una nuvola vincolata a trasportare un personaggio mitologico, o un bastone come uno scettro magico. In questo modo forse impareremmo a vedere con occhi diversi queste persone come speciali e uniche … Anche se in fin dei conti siamo tutti unici e speciali perché siamo tutti diversi.

Santoro Chiara, Classe  5ªB,
Scuola Primaria, Plesso ‘Giovanni Bosco’ 
2° I.C. Statale di Ceglie Messapica (Br)