.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 25 maggio 2013

Festa S. Antonio di Padova




SALUTO DEL PARROCO d. Gianni Caliandro

TUTTO SA DI MIRACOLO
Chi è il patrono di Ceglie? Chi custodisce la nostra città? Chi la protegge?
Per i cristiani che vivono a Ceglie è facile rispondere: è Sant'Antonio! Che domande sono? E la festa che facciamo insieme - e per la quale ci permettiamo di chiedere un piccolo contributo a tutti - serve a mantenere desta la memoria di questa protezione, e ad onorarla in uno spirito di gratitudine e di devozione.
Ma come fa Sant'Antonio a proteggere Ceglie? A questa domanda è un po' più difficile rispondere, lo vorrei ricordare che la Chiesa, quando dichiara la santità di un uomo o di una donna, lo fa per proporne l'esempio a tutti. Che Sant'Antonio per la Chiesa sia santo, vuol dire innanzitutto questo: lo possiamo prendere come esempio, la sua vita è un vangelo vissuto, diventato concreto, quotidiano.
Allora ecco come Sant'Antonio protegge Ceglie: se nella nostra vita quotidiana lo prendiamo come esempio, Ceglie cambierà! Piano piano, ma cambierà. E la proteggeremo tutti insieme.
Fra' Antonio, seguendo gli insegnamenti del suo maestro Francesco d'Assisi, è stato un uomo povero e giusto. Non si è mai disinteressato a ciò che gli succedeva intorno, ma anzi ha dato sempre il suo contributo, levando la sua voce sdegnata quando era necessario contro i prepotenti e le loro ingiustizie. Se noi cerchiamo la sobrietà, impariamo a chiederci se nel nostro stile di vita dobbiamo modificare qualcosa, diventando più semplici, se ci appassioniamo alla giustizia e iniziamo ad osservare le regole, non evadiamo le tasse, rispettiamo il codice stradale, non accettiamo soprusi intorno a noi, Ceglie cambierà.
Fra' Antonio è stato un uomo di pace, e tra le diverse fazioni di Padova ha cercato sempre mediazioni, riconciliazioni, dialogo. Ceglie cambierà se noi, i suoi abitanti, sceglieremo la pace e il dialogo, sapremo ritrovarci attorno ad un tavolo per ragionare insieme anche partendo da prospettive diverse, invece che considerare chi la pensa diversamente solo e soltanto un nemico da combattere.
Fra' Antonio è stato un grande amante della natura, come tutti i francescani, giungendo a sentirsi in comunione con i pesci e tutto il creato. Ceglie
cambierà se impariamo a rispettare la nostra campagna, a tenere pulite le strade, a non buttare dal finestrino delle nostre autovetture ogni genere di cose, a non considerare le bellissime stradine di campagna che abbiamo dei cassonetti a cielo aperto.
Fra' Antonio era un cristiano, sapeva riporre in Dio la sua speranza, e dalla sua fede traeva motivi per guardare al futuro, per credere nel bene, per non lasciarsi scoraggiare quando le difficoltà, le malattie, la cattiveria, sembravano prevalere. Ceglie cambierà se tutti insieme non ci rassegneremo al male, se non considereremo inevitabile un futuro funesto, se insieme a Gesù Cristo sapremo percorrere cammini di speranza e di fraternità, credendo nel bene che Dio ha seminato in ogni essere umano più che nel male di cui a volte tutti siamo capaci.
Così Sant'Antonio custodisce Ceglie: ispirando a noi di diventarne i veri custodi! Ceglie è la nostra città, qui ci sono le nostre case, qui tanti di noi sono nati, e tanti altri - soprattutto per la bellezza della sua campagna e del suo centro storico - la stanno scegliendo per vivere, qui crescono i nostri figli. E chi deve custodirla? Chi deve proteggerla? Chi la deve amare tanto da diventarne il "protettore"? Ognuno di noi, le donne e gli uomini di Ceglie: smettendola di affossarci reciprocamente, di invidiare chi tra di noi prova a fare qualcosa di nuovo (magari invece di invidiarlo potremmo provare a fare anche noi qualcosa...), insegnando ai nostri figli ad essere onesti e giusti, a sentire nostre le cose di tutti, a non sporcare le strade e a non buttare i rifiuti ad ogni curva delle strade provinciali, a credere in Dio e nel bene, ad amare. Amare le persone, innanzitutto, e poi i luoghi, le case, le strade, gli alberi, gli animali, le istituzioni pubbliche, la nostra storia, il nostro futuro. Sant'Antonio è il santo dei miracoli. Ma per i cristiani, è la vita quotidiana il vero miracolo. Tutto sa di miracolo, se vissuto nella fede e nell'amore.
Così Sant'Antonio protegge Ceglie: chiedendo continuamente a Dio che, attraverso le energie dello Spirito santo, ci metta nel cuore la capacità di imitare il nostro Patrono, e di diventare così donne e uomini nuovi, che seguendo il vangelo di Gesù sapranno diventare loro, sapremo diventare noi, tutti insieme, i "protettori" della nostra Ceglie.